Lo scarto e il margine sono lo scenario vitale di una complessità negativa, in cui l’incertezza identitaria è preludio costante al dischiudersi di inedite possibilità.
Un uomo rapito in un flusso mentale tanto inaspettato quanto sconcertante si ritrova in uno cinetico fluido di interferenze della sua vita reale ma irriconoscibile e i luoghi di un immaginario collettivo in cui si identifica. Alla fine una sola certezza: si è smarrito.