LE EMOZIONI SI RACCONTANO, IN BREVE.
“Il paesaggio non avrà alcuna importanza se non ci sarà l’uomo, e viceversa.”
(Giuseppe De Santis)
Non esiste copione, ricetta o regola a cui attenersi. Il regista di cortometraggi segue l’istinto, la passione, evita il generico riferimento al già visto, senza condizionamenti della produzione svicola dai paradigmi e si allontana dai cliché. Questo universo immaginifico, variegato ed affascinante, si dà nuovamente e per la sesta volta, appuntamento sotto la cupola gaudenziana dal 13 al 17 ottobre. Sfileranno sugli schermi di Vip e sala Borsa 80 opere provenienti da 12 nazioni, frutto della selezione preliminare tra le oltre 250 pervenute all’Associazione Novaracinefestival entro il 15 luglio scorso.
Giova innanzitutto ricordare le sezioni “a soggetto” (fiction):
A – Scenari orizzontali, riservata a cortometraggi ad ambientazione di pianura, mare e orizzonti visivi, spazia dai percorsi urbani, alle lande desolate del deserto, ai cieli d’Irlanda. Ormai è chiaro a tutti: il NCF è innanzitutto un festival di cinema del paesaggio.
B - Altri territori: il caleidoscopico regno delle storie a libera ambientazione. Commedie, drammi, film-denuncia, thriller, opere sostenute da piccoli o medi budget, impregnate in una inesauribile voglia di raccontare e raccontarsi.
In tante occasioni ci siamo chiesti che cosa spinge un filmaker a realizzare un corto. Il desiderio di emergere nel mondo del cinema? L’affermazione nei festival? L’urgenza di raccontare? Forse un poco di tutto questo ma non solo. Crediamo che dietro un film breve, dietro una storia di una manciata di minuti si sottenda soprattutto un’emozione, un atto d’amore.
Visionando queste opere sul grande schermo, se sapremo andare oltre le apparenze accostando e accettando mondi lontani dai nostri, navigheremo con gli occhi dei registi in spazi inconsueti, attraverseremo tempi dilatati o sovrapposti; forse non troveremo risposte adeguate alla nostra razionalità, ma sperimenteremo la forza del linguaggio, il fascino dell’ambientazione, l’originalità di una storia.
Siamo pronti ad affrontare leggende dal sapore antico, improbabili duelli nel deserto, visioni, rivelazioni, eros e morte, abbandoni, risvolti grotteschi o ai confini del reale? Ci vediamo al Vip, allacciamo le cinture del Novaracinefestival e decolliamo.
Senza dimenticare il nutrito programma al salone Borsa costituito dalle sezioni Laboratorio (film sperimentali e di animazione) e Panorama, dove alberga un’ulteriore nutrita pattuglia di corti “fiction” e sono collocati spazi riservati ai film realizzati delle scuole italiane. Al Borsa inoltre trova ospitalità la seconda edizione del ciclo “Trasmettere l’architettura” proposto in collaborazione con l’Ordine degli Architetti di Novara e VCO.
Il Novaracinefestival 2009 è consacrato alla memoria del maestro Giuseppe De Santis regista di Riso Amaro, Non c’è pace tra gli ulivi, Roma ore 11 e molti altri. All’autore del cinema italiano è dedicata la serata di apertura con la proiezione di Riso Amaro (1949) alla presenza di Saverio Vallone, figlio di Raf, tra i protagonisti della pellicola. Venerdì 12, sempre al Vip alle 21,00, proiezione del documentario Giuseppe De Santis di Carlo Lizzani, lavoro appena proposto a Venezia, ricco di memorie e testimonianze sul regista che, con la sua macchina da presa sistemata tra il fango delle risaie, lanciò Silvana Mangano, Vittorio Gassman e Raf Vallone.
“Dovrebbe essere proprio del cinema - scrisse De Santis -, poiché più di ogni altra quest’arte parla nello stesso momento a tutti i nostri sensi, la preoccupazione di una autenticità, sia pure fantastica, dei gesti, del clima, in una parola dei fattori che debbono servire ad esprimere tutto il mondo nel quale gli uomini vivono”.
De Santis affondava le sue radici nel neorealismo ma già guardava oltre. L’ambiente, la cornice visiva doveva concorrere in maniera determinante a sottolineare il dramma dei protagonisti. In questo senso Riso Amaro resterà nella storia del cinema come un vero capolavoro.
Appuntamento da non mancare anche mercoledì 14 alle 21: sullo schermo il docu-film Novara Millenovecentoventidue anteprima dell’ultima opera cinematografica firmata dal novarese Vanni Vallino che focalizza l’attenzione su pagine di antifascismo della nostra storia locale. Saranno presenti i protagonisti del film, tra cui Nino Castelnuovo, Bruna Vero, Marco Morellini (cinema Vip).
Questo in estrema sintesi il NCF 2009. Nelle pagine che seguono approfondimenti sugli eventi e programma completo.
Mario Tosi
direttore artistico